Fantascienza & Fantasy

Mescolate Rambo e James Bond in parti uguali, sbattete ingiustamente il risultato in questione (nella fattispecie Guy Pearce, che oltretutto in questo film rassomiglia in modo preoccupante a Van Damme) in gattabuia dal quale lo ritirerete fuori (do ut des) per mandarlo a salvare la figlia del presidente degli Stati Uniti.
La quale, oltre  ad essere belloccia non poco, ha pure velleità umanitarie e per questo è andata a visitare la terribile prigione orbitale per verificare le condizione dei poveri prigionieri. Ovviamente una congerie di psicopatici assassini e stupratori che, guarda un po', si ribella e prende il controllo della prigione spaziale proprio quando arriva la principessa. Fortunatamente arriva il nostro cinico, ma amabile ed adorabile, principe azzurro "de noantri" a salvarla, uccidendo circa trecento cattivoni tra una battuta fintocinica ed un'altra. E "scorrettissimo" fuma pure!
Jena Plissken aveva ben altro spessore in "1997 Fuga da New York", ma forse là aveva da salvare solo il presidente, non l'avvenente figlia.
Qualcosa di buono del film?
La parola "fine".
Però è dura arrivarci.
Voto: 3
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Nel 2004 questo romanzo era nella selezione finale del Nebula (vinto dalla McMaster Bujold con "La messaggera delle anime", opera fantasy non indimenticabile che inopinatamente si aggiudicò anche l'Hugo), ed è stato pubblicato in Italia nel 2005 da Frassinelli, quindi non un editore fantascientifico.
Ed in effetti non si tratta di un'opera di fantascienza, anche se due delle sei fasi nelle quali è ripartito si svolgono nel futuro. In pratica si tratta di sei storie, ad intervalli temporali diversi (dall'800 al futuro, uno abbastanza prossimo ed uno un po' più lontano), ed ovviamente personaggi diversi che però vengono intrecciate con riferimenti incrociati e rinvii. Si parte dal passato per arrivare al futuro e poi si ricomincia, evidenziando un percorso circolare che viene rafforzato anche "geograficamente" (la prima storia si conclude alla isole Hawaii esattamente dove si conclude anche l'ultima, dopo esser passati per Europa, America ed Asia).
In Italia il romanzo è passato (ingiustamente) un po' sotto silenzio, almeno fra buona parte degli appassionati. Mitchell non è uno scrittore di fantascienza e dell'editore si è detto. E, ribadisco, non è propriamente fantascientifico. Non ci sono astronavi, non ci sono  robot e neppure viaggi nel tempo. Si parla dell'umanità, dei suoi vizi e dei suoi pregi (non è strano che il personaggio più "elevato" sia un clone, il cui produttore -ed il "sistema"- voleva disumanizzato e spersonalizzato).
E' un grande romanzo, perchè i suoi personaggi sono così ben delineati che la storia che raccontano ti resta dentro (anche se può sembrare che si tratti di storie banali, già sentite), come se li avessi conosciuti personalmente.
Fra pochi mesi uscirà anche da noi il film che ne hanno tratto i fratelli Wachowsky e Tom Tykwer con un cast stellare (Tom Hanks, Hugh Grant, Susan Sarandon, Halle Berry), probabilmente rilancerà questo romanzo che merita davvero di essere letto. Del film ne parleremo quando lo avremo visto.
Voto: 9
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