Fantascienza & Fantasy

Leggendo questo romanzo (Armenia ed.) non può non venire in mente la famosa battuta di Fantozzi, parafransandolo quindi: "la fantascienza tedesca è una cagata pazzesca!". Dal primo"mitico" Perry Rhodan ad oggi (è passato più di qualche lustro, ed anche alcune migliaia di libri) l'unica eccezione di una narrativa francamente minore sembra essere Andreas Eschbach. Purtroppo Andreas Brandhorst conferma la regola. Questo romanzo sembra scritto da un dodicenne per altri dodicenni. Lo spessore dei personaggi rivaleggia con la carta velina, l'intreccio soffre di evidenti limiti di banalità, non c'è niente di originale anche se l'autore si dà disperatamente da fare in ogni pagina per dare l'idea di aver costruito un grande affresco fantastico. Questo romanzo sta ad un vero romanzo di fantascienza, come un paio di scarpe "cinesi" sta a delle vere Prada.
Voto 3,5
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Fra pochi giorni, l'8 aprile 2012, i nuovi episodi (la 5° serie) della più divertente serie tv dell'ultimo decennio (e nel complesso seconda solo a Friends): la teoria del big bang (TBBT).
Per chi non la conoscesse (ma dove siete stati finora?) i protagonisti principali sono un gruppo di nerd di Pasadena:
Sheldon, un fisico teorico tanto geniale quanto problematico (quasi autistico) nei rapporti umani, affetto da mille manie ossessive,
Leonard, coinquilino, un fisico sperimentale vessato dall'amico, che gli fa da interfaccia col resto dell'umanità,
Koothrappali, astrofisico indiano, incapace di parlare con le ragazze,
Howard, ingegnere spaziale, uno sfigato ossessionato dalle ragazze che però vive ancora con la madre, un essere volgare che non appare mai.
In questo gruppo di nerd appassionati di fumetti, film di fantascienza, giochi di ruolo e videogames che si incontra nell'appartamento di Sheldon e Leonard, irrompe la nuova vicina di casa, Penny, cameriera ed aspirante attrice, nel più classico confronto tra "pupa" e "secchioni".
Gli episodi sono divertentissimi, grazie soprattutto alla follia di Sheldon (il suo mito: il dottor Spock), le battute sono inframezzate da citazioni di opere fantasy & sf di vario genere (pare che molto si sia perduto nella traduzione).
Voto 10+
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Siamo nel 21° prossimo venturo: gli esseri umani hanno smesso di invecchiare, arrivati a 25 anni lo sviluppo biologico si ferma, ed anche la vita se non puoi comprare dell'altro tempo.
La moneta di scambio diventa il tempo, un caffè ed un hamburger si comprano a minuti, una spider con interi decenni. Sul braccio un contatore olografico ti ricorda quanto tempo ti manca alla cessazione.
Insomma: la razza umana trasformata in mozzarelle di bufala a scadenza.
Da un plot, che avrebbe potuto essere nelle pagine del buon caro vecchio Phil Dick, l'autore -incapace di ulteriori sviluppi- tira fuori una storia già vista.
Lui, ovviamente povero sempre al limite dell'ultimo minuto, si arrabbia col sistema per la morte della madre. Poi si arrabbia ancora di più quando viene accusato di essersi arricchito indebitamente (prima gli regalano un secolo, poi vince al gioco una quantità di tempo spropositata). Fugge dalla cattiva polizia rapendo la figlia dell'uomo più ricco del pianeta, ovviamente il cattivone che sfrutta il popolo. La figlia si innamora di lui e, novelli Bonnie&Clyde (o Robin e Marian), combattono il sistema per scardinarlo.
Vicessitudini, inseguimenti ecc. fino al gran finale.
Già visto, banale.
Voto 4
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La Saga della Spada della Verità sembrava finalmente finita, ed invece Terry Goodkind -in debito d'ossigeno e soprattutto di creatività- rispolvera i suoi protagonisti e si lancia in nuove "mirabolanti" avventure.
Purtroppo l'opera non aggiunge niente al ciclo, semmai sembra davvero il tentativo di uno scrittore (diciamo benevolmente "affezionato") di non staccarsi dai personaggi e dalla storia che lo ha reso famoso.
Per i fedeli appassionati probabilmente è un sollievo tornare ad immergersi nelle avventure di Richard e Kahlan, in realtà già la saga soffriva di una certa stanchezza e ripetitività, questo primo accenno alle nuove (terribili) minacce che i due (ed i loro compagni) dovranno affrontare non entusiasma granchè.
Certo, guardando a ciò che generalmente offrono le librerie italiane in fatto di novità (draghi, vampiri e licietroisi&cloni), Terry Goodkind anche in queste condizioni si eleva ben sopra la media (o la mediocrità), e quindi per un pomeriggio sul treno -magari un lento e maleodorante intercity- questo romanzo va benissimo.
Voto: 6
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Il Ciclo delle Cinque Galassie, di David Brin, ed. Nord
Dune, Frank Herbert, ed. Nord
I Principi Demoni, Jack Vance, ed. Nord
La Fondazione, di Isaac Asimov, ed. Mondadori
Il Ciclo dei Vor, di Lois McMaster Bujold, ed. Nord
I Fabbricanti di Universi, di Philip Josè Farmer, ed. Nord
Il Ciclo della Lega e della Confederazione, di C.J. Cherry, ed. Nord 
Il Ciclo della Cultura, di Iain Banks, ed. Nord
Il Ciclo di Tschai, di Jack Vance, ed. Mondadori
Dorsai, di Gordon R. Dickson, ed. Nord
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La Caduta di Malazan, di Steven Erikson, ed. Armenia
La saga dei Drenai, di David Gemmell, ed. Nord
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, di George R.R. Martin, ed. Mondadori
Il Ciclo di Lyonesse, di Jack Vance, ed. Nord
Il Signore degli Anelli, di J.R.R. Tolkien, ed. Rusconi
Il Ciclo di Belgariad, di David Eddings, ed. Nord
I Dragonieri di Pern, Anne Mccaffrey, ed. Fanucci
Elric di Melnibonè, di Michael Moorcok, ed. Nord
La Legione di Videssos, di Harry Turtledove, ed. Nord
Il Ciclo di Darkover, di Marion Zimmer Bradley, ed. Nord
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