Fantascienza & Fantasy


Questo secondo romanzo della trilogia del Silo è indiscutibilmente superiore al primo che, seppur scritto con sufficiente verve e ritmo, mancava di elementi capace di dargli un "qualcosa" in più. Con questo secondo volume la storia acquisisce di spessore, di profondità e di una sua autonimia rispetto ad una delle tante distopie postcatastrofiche sotterranee di cui la fantascienza ha già scritto abbondantemente negli ultimi 70 anni.
Anche in questo caso il romanzo è scritto attraverso più personaggi ed è spalmata in un lungo arco temporale (SPOILER) ricongiungendosi alla fine con il preceente volume. Il terzo e conclusivo presumibilmente servirà a unire i due principali personaggi dei due reomanzi, che dovrebbero portare in salvo ciò che resta del'umanità.
Invero non si può entrare nello specifico della stria senza privare così il piacere della lettura all'aspirante lettore. Il quale, se non conosce il ciclo, è fortemente consigliato di cominciare dal primo libro (Wool). La trama è indiscutibilmente ben strutturata, così pure lo svolgimento. Quaslhe appunto semmai lo si deve fare sui protagonisti principale, se nel primo romanzo l'eroina era fin troppo positiva e volitiva, nel secondo il politico è un po' troppo piagnone e indeciso, e quindi calcando un po' troppo la mano sulle sue debolezze scade in credibilità (perchè mai il deus ex machina di tutto il progetto si è affidato così tanto ad un simile pappamolla?).
Nell'ormai inaridito fiume della fantascienza moderna (per leggere una novità, almeno in Italia, bisogna attendere una bolla papale) direi che questo ciclo diventa imperdibile. Sinceramente dire ciò mi addolora.
Voto: 8
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Si tratta di tre racconti, scritti nell'arco di oltre un decennio, che vedono come protagonisti un cavaliere errante di umilissime origini (Dunk, ovvero "Ser Duncan l'Alto", di Fondo delle Pulci) ed il suo scudiero che proprio umilissimo non è. Anzi: sotto le spoglie del discolo Egg si cela Aegon Targaryen, sangue dei Draghi. Non sto spoilerando più di tanto: in poche pagine il segreto viene svelato.
E' evidente che Martin aveva preso molto in simpatia l'idea di inserire questa strana coppia nella sua storia, ma nel ciclo principale era ben difficile giustificare un Targaryen (oppure un Lannister o uno Stark) in siffatta situazione, e comunque l'impatto si sarebbe annacquato alquanto.
Così ha anticipato di qualche decennio la loro narrazione, che si svolge fra i novanta ed i cento anni prima rispetto a quelle principale.
Il primo racconto è del 1998, agli albori del ciclo, mentre il secondo ed il terzo sono più recenti (2003, 2010) a conferma che la sua vena creativa si era un po' inaridita. Sennò per quale altra ragione avrebbe perso del tempo a scrivere storie secondarie quando lo scontro principale era ancora nel caos narrativo più completo?
Probabilmente Dunk ed Egg sono serviti a Martin per "staccare un po'", per riprendere il filo di una storia che stava diventando troppo complessa ed articolata, senza allontanarsene troppo.
In ogni caso il libro si legge bene. Dei tre racconti il primo è il più appassionante, anche se a dire il vero la sua originalità è prossima allo zero Kelvin. Il secondo racconto è più originale, ma la storia lascia un po' di amaro in bocca.
Per chi è già "drogato" delle Cronache del ghiaccio e del fuoco ovviamente questo libro è un "must". In ogni caso si tratta di una piacevole divagazione nel fantasy.
Voto: 7,5
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Ogni lista pecca di soggettività, ovviamente. Questi, quindi, sono i film che ho amato, oppure apprezzato (magari anche entrambe le cose) e che più mi sono rimasti dentro. Sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma dal momento che ciò è evidentemente successo, conseguentemente sono a ragione esclusi dalla lista.


Blade runner
Un film perfetto, impossibile trovarvi un difetto,ha anticipato magnificamente il futuro che poi si sta concretizzando, ineccepibile sotto ogni punto di vista. Potrà essere banale e scontato questo primo posto, ma se l'è meritato.


L'impero colpisce ancora
Della più grande saga fantascientifica mai girata ad oggi (Star Wars) è rimasto il migliore, peccato per la seconda trilogia (in ordine di uscita), se Lucas avesse usato meno mezzi ma la stessa inventiva e qualità...


Alien
Scott è riuscito magnificamente a traspondere uno degli archetipi fondamentali della psiche umana nella banale crociera di un'astronave da trasporto.


Matrix
Visionario, inquietante viaggio in uno dei nostri possibili futuri.


Il pianeta delle scimmie
Magistrale trasposizione cinematografica del romanzo di Pierre Boulle, probabilmente per la prima volta, con forza, l'umanità non è più il centro dell'universo.

2001 odissea nello spazio
Perchè è un film completo, opera di uno dei più grandi registi, l'opera che ha cambiato il modo di fare fantascienza al cinema.
 
L'ultima spiaggia
E' un film in piena guerra fredda (1959) tratto da un romanzo uscito giusto due anni prima. Tipico film fantapolitico (Il Dottor Stranamore, un altro titolo celeberrimo di quegli anni) che descrive gli ultimi giorni di vita, soprattutto in Australia, dei protagonisti nell'attesa che il fallout atomico uccida quel che resta della razza umana, nell'attesa dei risultati di una impossibile missione militare al polo nord. Da vedere.

 
DuneE' indubbio che Linch avrebbe potuto osare assai di più con il materiale a disposizione (una delle più grandi opere mai scritte), ma è altrettanto indiscutibile che il film fosse avanti di almeno venti anni rispetto a quello della sua uscita (1984) sugli schermi.
 
Atto di forza
Anche se il romanzo di Dick da cui è tratto poteva essere sviluppato meglio, in ogni caso quel senso di alienazione tipica della narrativa dickiana si coglie, e poi è comunque un film dal forte impatto.


Il pianeta proibito
Un classico, che ha contribuito non poco a cambiare la fantascienza sugli schermi. Visto con gli occhi di ora (intossicati da troppi effetti speciali) può sembrare povero, ma è ricco di tensione e di minaccia. Nonchè di sottintesi e metafore.

 

Meritevoli di citazione
  
Andromeda
E' stato indicutibilmente il capostipite di un genere fantacatastrofico, in ogni caso è solidamente girato (tratto da un romanzo di Crichton).


Stargate
Contenuti nulli, i riferimenti "egizi" da cacciatore di Ufo, ma d'impatto visivo indiscutibile e dal godibile contenuto avventuroso. E poi ha generato più serie tv di discreto successo.

Contact
Il "primo contatto" è indubbiamente uno dei "miti" fondamentali della fantascienza, non apprezzo l'approccio di Spielberg (ET e soprattutto Incontri ravvicinati) a metà strada fra l'onirico e l'adolescenziale, mentre il film di Zemeckis, tratto da un romanzo di un vero scienziato (Sagan), trovo che sia rigoroso ed allo stesso tempo pieno di quel "sense of wonder" che connota la buona fantascienza.

L'esercito delle 12 scimmie
Altra fantascienza post apocalittica (virus anche in questo caso) con in più la variabile dei viaggi nel tempo. Il miglior Bruce Willis mai avuto sugli schermi per un'opera magistralmente girata da Terry Gillian.

Arancia meccanica
Come non menzionare (nuovamente) Kubrick? Il film è tratto dal romanzo di Burgess, ed anticipa perfettamente la degenerazione sociale delle metropoli moderne, e l'intervento  della politica per la soluzione del problema. Si tratta anche di una domanda ancora attualissima sul rapporto tra violenza e società.. E' uno dei film cult degli anni '70, adesso un po' datato, ma allora fu dirompente.
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Si tratta di un romanzo steampunk con profonde venature fantasy, il primo di un ciclo che ha come protagonista Thomas Blackwood, investigatore per l'Ufficio Affari Clandestini di Sua Maestà la Regina Vittoria.
L'ambasciatore di Marte (alla corte della Regina Vittoria, il titolo completo) muore misteriosamente, ed i primi indizi sull'avvenimento minacciano di compromettere seriamente i rapporti tra l'Impero Britannico ed il pianeta Marte.
Blackwood, incaricato dal Nonno (in pieno Bond Style) insieme alla bella Lady Sophia Harrington, avrà il gravoso compito di dipanare la matassa di intrighi che minaccia la pace tra i due pianeti e di salvare al Terra dalla totale distruzione.
Il romanzo comincia bene, con un certo ritmo, ottima ambiantazione steampunk ed una serie di indizi ed avvenimenti che lasciano intravvedere oscure trame.
Poi però un po' si perde, il mistero viene svelato troppo presto e soprattutto la sfumatura fantasy è veramente mal coordinata col resto. I cattivi sono banali e stereotipati, mentre i personaggi positivi hanno poco spessore, sono quasi inconsistenti.
Complessivamente il romanzo non decolla, o meglio: dopo il decollo s'accascia al suolo, come i primi biplani del fratelli Wright che si staccavano di pochissimo dal suolo per ricadervi dopo poche decine di metri.
Da leggere sotto l'ombrellone, quando il solleone inpazza, oppure nel letto in compagnia di una fastidiosa influenza. Peccato, perchè è una vera occasione sprecata.
Voto: 5
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