Fantascienza & Fantasy

Finalmente un altro romanzo di fantascienza, a mente è il 4° (o giù di li) libro che acquisto quest'anno. Oltretutto si tratta di un acquisto "pesante", avendo Scalzi conseguito con questo il Premio Hugo 2013.
Quest'opera è stata scritta da un appassionato nerd che ha voluto in qualche maniera "onorare" Star Treck, con una parodia il cui scopo però non è denigratorio, bensì l'opposto.
Ovviamente Scalzi non può citare Star Trek, ma i personaggi principali, da Kirk a Spock, a Scotty per arrivare a Checov (uno dei coprotagonisti del romanzo) sono perfettamente individuabili.
La trama in sè non è originalissima, un po' Pirandello ed un po' Dick, Scalzi mescola insieme viaggi nel tempo, gli universi paralleli e Star Trek (appunto) più che altro in un gioco, dal tono volutamente leggero, leggerissimo. Il romanzo se vogliamo è una lunga preparazione alla sua postfazione, nel quale il tono cambia completamente, il gioco diventa sostanza e la finzione realtà.
Ed è anche, probabilmente, la ragione per cui ha vinto il premio. Al riguardo ammetto onestamente di non essere d'accordo: "Uomini in rosso" è un buon romanzo, nonopstante il tono leggero è ben strutturato, ragionato e ponderato, ma se si è trattato sul serio della migliore opera del 2013... non siamo messi benissimo.
La trama in poche parole: un gruppo di reclute salgono a bordo dell'astronave Intrepid ed in breve scoprono i viaggi interstellari non portano solo l'uomo là dove non è mai giunto prima, ma quasi sempre ve ne lasciano almeno uno, cadavere. La ragione di questo, e delle innumerevoli assurdità che succedono sulla Intrepid, sarà una scoperta sconvolgente per il guardiamarina Andrew Dahl ed i suoi compagni.
Tutto sommato un buon romanzo (ma David Brin, C.J. Cherry o Vernor Vinge hanno scritto ben altra fantascienza!).
Voto: 7+

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