Richard Ford, scrittore inglese, ha esordito nel fantasy (scrive anche steampunk e urban fantasy) con questo romanzo, prima opera del ciclo di Steelhaven.
Bisogna riconoscere a Ford una certa ambizione: ci sono numerosi personaggi e di capitolo in capitolo lo svolgersi della storia è vista attraverso i loro occhi. Compresi quelli di qualcuno che non può essere ascritto nel'elenco dei "buoni". Può capitare che lo stesso avvenimento sia seguito da più angolature, ed è interessante.
In questo primo libro la storia, però, segue un percorso fin troppo classico: il cattivo di turno ha preso il controllo delle tribù dei barbari che infestano i confini del regno ed ha plasmato un temibile esercito. Per andare sul sicuro e vincere la guerra ha deciso di avviluppare la città di Steelhaven in una rete di intrighi.
Lo stile di scrittura, il ritmo degli avvenimenti ed i personaggi, in qualche modo ricordano Abercrombie, l'ambientazione invece Lynch, però non raggiungono i loro livelli.
Il fatto di cambiare ad ogni capitolo protagonista, ed aver creato una serie di personaggi comunque interessanti (con l'eccezione della principessa, una petulante banalità uguale a mille altre principesse), arricchisce il romanzo di un certo brio.
Sicuramente non è un capolavoro, ma essendo ormai in tempo di letture sotto l'ombrellone, non se ne può non consigliare la lettura.
Voto: 7-