Fantascienza & Fantasy

Finalmente un film per adulti! Ho letto di tutto su questo film prima di vederlo personalmente. I pareri assai contrastanti andavano da un'esaltazione cieca ad una delusione profonda. Contrastanti, appunto.
Trovo che Intestellar sia magnifico, pur non disconoscendone alcuni difetti (ma secondo me assai poco rilevanti).
La storia è semplice: il nostro pianeta sembra destinato all'estinzione per colpa di una serie di malattie che stanno colpendo le colture. A questo si aggiungono colossali tempeste di sabbia, almeno in quella parte degli Stati Uniti dove vive il nostro protagonista (Matthew McConaughey, ottima interpretazione), quindi tutti gli sforzi sono canalizzati non più alla produzione di beni, bensì di cibo. Come dice una professoressa indirizzando gli studi del figlio di Matthew: "non abbiamo bisogno di ingegneri ma di agricoltori". Addirittura la linea ufficiale del Ministero è che l'uomo non è mai andato nello spazio, era una truffa ai danni dei sovietici per spingerli al collasso economico.
Invece Matthew, ingegnere, è stato l'ultimo pilota della Nasa.
Strani fenomeni che succedono nella camera della figlia (MEGA SPOILER) lo conducono all'ormai dimenticato Norad, dove quel che resta della Nasa sta elaborando delle informazioni trasmesse da alieni riguardanti possibili mondi alternativi dove trasportare la razza umana. Oltre che preparando un'astronave che, attraverso un warmhole che gli stessi alieni hanno creato vicino Saturno, possa fare un balzo iperspaziale ed andare a verificare se la vita là è possibile. Già alcuni anni prima avevano mandato singoli astronauti in ognino di quei mondi per raccogliere informazioni, adesso è il momento di fare un giro finale e scegliere la destinazione che salvi la razza umana.
Ecco: non è molto logico che l'ultimo pilota spaziale del pianeta, invece di far parte della Nasa, faccia il contadino. E che dopo lusti di zappa sia ancora pronto a pilotare una nave interstellare. Come pure che la figlia un giorno diventi il genio che guiderà la Nasa.
Nella seconda metà del film Matthew ed un gruppo di scienziati visitano quei pianeti, affrontando ogni genere di traversia. Il film è lungo tre ore, pertanto di cose ne succedono veramente tante.
In alcuni punti il regista cade un po' nel sentimentalismo, fin troppo amore paterno e filiale che personalmente trovo un po' stonato, ma tolto questo ed i difettucci già detti il film è impeccabile. Le scene sia quelle della Terra del prossimo futuro, che quelle girate nello spazio e sugli altri pianeti, sono molto belle ed evocative. La parte finale, quando scivola oltre l'orizzonte dell'evento, per quanto improbabile è stata sceneggiata -come tutta la parte "scientifica" del film- seguendo le indicazioni di Kip Thorne (fisico teorico di fama mondiale).
In conclusione: un grande film con alcune scene che resteranno davvero nella storia, e pure una colonna sonora azzeccatissima.
Voto: 9,5

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