Stranamente questo romanzo viene presentato come un'opera fantasy, cercando di non spoilerare dico soltanto che, dati gli argomenti trattati, decisamente non è un romanzo fantasy, semmai è vera e propria fantascienza.
I protagonisti sono i Bambini, umani immortali che muoiono al compimento del 14° anno di età per poi rinascere altrove. Conservando i ricordi delle vite precedenti. Ovviamente la loro visone del mondo è assai particolare, come pure il loro rapporto con le famiglie "pro tempore" (circondati dall'amore di una madre che lo è solo biologicamente e che, in confronto alla loro esperienza plurimillenaria, è davvero una bambina).
Le loro vite non sono poi così meravigliose come si potrebbe immaginare: rinascere con le facoltà mentali ed i ricordi intatti nel corpo di un inerme neonato, destinati ad una breve vita biologica con pochissima autonomia individuale.
Eppure, col tempo, sono riusciti a costituire un Network mondiale, cui partecipa buona parte dei 421 membri della loro stirpe.
Una scoperta scientifica ed una terribile minaccia pongono in pericolo non solo i Bambini ma l'intera razza umana, e solo loro sono in grado di salvare il pianeta.
Questa è la storia per sommi tratti. Il romanzo è ben scritto, ha ritmo e si legge via via sempre più velocemente. I vari personaggi sono ben tratteggiati, forse i "cattivi" sono un po' più "sfumati", ma complessivamente è scritto molto bene, soprattutto il protagonista principale, Arthur, è un perfetto, strano "Bambino" dove l'autore è riuscito a collocare aspetti da millenario soggetto che ha attraversato tutte le epoche storiche insieme ad elementi di adolescente in attesa dell'età adulta (che non ha mai vissuto realmente).
Ad essere onesto non ho capito la fine, nel senso che gli avvenimenti descritti sembrano incompatibili. Evidentemente c'è un sottinteso che non sono riuscito a cogliere. Che forse sarà più chiaro nei prossimi libri (si tratta di una trilogia).
Voto: 7,5
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Cicli,
Fantascienza,
Libri