Premio Nebula 2009, e nel 2010 premio Hugo e J.W. Campbell. Un pedigree più che sufficiente per stimolarne la lettura.
Che in effetti è meritoria quanto doverosa.
La storia si svolge in una Bangkok di un futuro abbastanza prossimo, nel quale bioterroristi e società biotecnoligiche si sono date da fare per manipolare e distruggere il DNA delle coltivazioni commestibili. La popolazione è stata decimata dalla carestia a dalle pestilenze conseguenti alle manipolazioni genetiche. La Thailandia possiede forse l'ultima banca dei semi esistente, e sicuramente possiede la capacità di produrre nuove specie commestibili a causa di un rigido embargo contro le multinazionali produttrici di sementi (le uniche in grado di generare nuovi prodotti, solo temporaneamente inattaccabili alle mutazioni perniciose), le quali disperatamente vogliono conquistare anche l'ultimo territorio che si oppone al loro strapotere.
Uno dei protagonisti del romanzo è un inviato di una delle multinazionali che controllano il pianeta, che cerca di scoprire i segreti di Bangkok, città corrotta quanto mai dove si scontrano ministeri ed alti ufficiali in un'incessante lotta per il denaro ed il potere. Un altro protagonista, forse ancora più convincente, è il suo segretario, un profugo cinese aggrappato alla vita e ciecamente dedito ai propri interessi personali, tanto da essere la causa involontaria del disastro successivo.
La ragazza del titolo è una creatura anch'essa frutto della manipolazione genetica, e quindi disprezzata come sub-umana, senza diritti e per questo sfruttata oltre ogni limite.
Molti sono gli spunti di lettura, e di riflessione, a seconda dei vari personaggi (chi sono i buoni? chi i cattivi? Al lettore la decisione).
Il romanzo è scritto molto bene, purtroppo è fin troppo credibile, ed i personaggi sono ben costruiti, anche quelli secondari.
Bisogna ammettere che è un'opera solida, indiscutibilmente da leggere.
Voto: 9
Categories:
Fantascienza,
Libri