Dickson ha una sterminata produzione fantascientifica (per chi non l'avesse letto consiglio caldamente il ciclo Dorsai, veramente notevole), ma scarsissima per quanto riguarda il fantasy.
O meglio: in Italia è stato pubblicato solo "il Drago ed il George", il primo di una serie che conta ben altri otti libri, tutti inediti.
Immagino che questo primo non abbia poi conseguito particolare successo tra i lettori della Fantacollana Nord, eppure trovo che sia una delle più godibili opere fantasy.
Dickson effettua un completo ribaltamento dei classici ruoli.
Il nostro protagonista viene catapultato in un mondo fatato per salvare la fidanzata che è stata rapita dalle Potenze delle Tenebre. Fin qua niente di nuovo, tranne il fatto che Jim, il protagonista, si reincarna nel corpo di un drago. Un giovane drago sprovveduto, che non conosce il mondo in cui è stato catapultato e neppure cosa voglia dire essere un drago. "George", plurale "giorgi", è come i dragi chiamano indiscriminatamente gli esseri umani.
Nella sua quest Jim verrà aiutato da una serie di personaggi, oltre a saggio zio drago c'è il mago acido e gastritico, il cavaliere senza macchia e senza paura, la bellissima arciera, il lupo parlante... insomma un'allegra brigata folle ed infatti il tono del racconto è assai spensierato ed umoristico. Niente a che vedere con l'epica tolkeniana, ma neanche con una parodia di bassa lega.
Il romanzo è breve e si legge d'un fiato. Una vera e propria boccata fresca. Tengo a precisare che, se non ci si lascia fuorviare dal tono scherzoso, in realtà è un romanzo che l'autore ha ben studiato e scritto con cura.
Voto: 7,5