Si tratta di un c.d. film "minore", uscito addirittura nel 1999 e passato ingiustamente sotto silenzio. La storia è tratta dal romanzo di Daniel F. Galouye "Simulacron" (edizioni Nord) ed è incentrata sulla realtà virtuale. Pochi mesi prima sugli schermi di tutto il mondo già si era abbattuta la tempesta di Matrix, così "il tredicesimo piano" è passato completamente sotto silenzio.
Ingiustamente, perchè si tratta di un discreto film, prodotto dal notissimo Roland Emmerich, interpretato -tra gli altri- da Vincent D'Onofrio ed Armin Muller-Stahl. Rivisto dopo quasi tre lustri il film mostra alcuni limiti, ma solo "tecnici", in quanto l'impianto generale e la storia sono ancora attualissimi, con spunti ed interrogativi interessanti.
Il protagonista per la polizia è il sospettato principale dell'uccisione dell'imprenditore/scienziato che ha ideato il mondo virtuale che stanno testando. Lui stesso ha qualche dubbio sulla propria innocenza.
La storia ha uno sviluppo "giallo" nel quale la realtà virtuale si intreccia con quella "reale", finchè tutti gli interrogativi vengono svelati. Il ritmo forse non è serratissimo, ben altra cosa -anche come mezzi usati- rispetto a Matrix (ed anche Craig Bierko non è certamente Keanu Reeves, pure se è stato fidanzato con Charlize Theron), ma in ogni caso il film vale la sua visione.
Voto 7--
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Fantascienza,
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