Fantascienza & Fantasy

Ovvero un fantasy scritto rincicciando "ex novo" un'ambientazione in stile vecchia Cina. Il Catai così diventa Kitai, i Mongoli qua sono i Bogu e vivono oltre le Lunghe Mura, Pechino è chiamata Xinan, ma per il resto c'è tutto il Celeste Impero, imperatore e corte compresa.
Il protagonista è il figlio di un valoroso generale che ha deciso, alla sua morte, di onorarlo compiendo un'impresa il cui onore lo porrà al centro dell'attenzione di due imperi. Ed ovviamente al centro delle trame che si intrecciato nell'ombra della corte imperiale.
Non è facile comentare un'opera come questa, perchè indiscutibilmente è scritta bene, alla lettura è assai scorrevole ed i personaggi, che indiscutibilmente soffronto una certa stereotipizzazione da occidentale che crede di aver capito l'oriente, hanno una loro "vita".
Il punto, fondamentalmente, è l'ambientazione cinesizzante, non si tratta di un romanzo storico (avrebbe avuto una sua definita dimensione), e neppure di un vero fantasy. Certo, non è una regola ferrea quella del fantasy, ovvero l'ambientazione "occidental-medievale" (che poi comunque ha le sue distinzioni rispetto alla realtà), ma in questo caso sarebbe stato preferibile una netta differenziazione rispetto al "Catai". Ambientazione sì, ma aderenza assoluta, fino ad arrivare ai nomi...
In ogni caso, complessivamente, il romanzo merita un buon voto.
Voto: 7

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3 Responses so far.

  1. Mi intriga l'idea del fantasy ambientato nell'antica Cina!

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