Fantascienza & Fantasy

Non sono pochi i delusi, il confronto con Alien (oppure, per restare in tema fantascientifico, il vero capolavoro di Scott, Blade runner) è a sfavore del recente Prometheus.
Eppure...
Da anni Ridley Scott produce film tutt'altro che indimenticabili, anzi: decisamente da dimenticare (Le crociate, Robin Hood ecc.), Prometheus nonostante una serie di difetti da B movie (gli astronauti che si tolgono il casco perchè l'aria sembra respirabile, senza ulteriore analisi, la "sorpresa" del personaggio di Guy Pearce... quello interpretato da Charlize Theron, giusto per accennarne alcuni) sostanzialmente è un buon film di fantascienza.
Molto buona l'ambientazione, ovvero il satellite destinazione dell'astronave Prometheus (peccato oper l'astronave, una specie di assurdo transformer) e l'installazione aliena dove evidentemente verranno ritrovate le note creature. E non solo.
Non c'è molto da raccontare, soprattutto per non rovinare il piacere della visione. Un punto è interessante: la vicenda si svolge nel 2093, mentre Alien nel 2122, un intervallo di trenta anni che lascia presagire almeno un secondo episodio (se non un terzo) che raccordi le avventure della Prometheus con quelle della Nostromo.
Voto: 7
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Nonostante le più che favorevoli critiche che ho potuto leggere in rete, è mia opinione che il titolo di questo romanzo rispecchi esattamente il suo contenuto.
Zero.
Marketing estremo, brand segreti, prodotti clandestini, informatica ecc. ecc. un coacervo di elementi che servono a sollevare una nube di fuffa per nascondere il vero zero del romanzo: il contenuto.
Persino il climax finale, il momento di scontro cui l'autore ci vuole portare, è francamente banale e fiacco.
Più che un romanzo è il progetto per stendere una sceneggiatura da cui ricavare un film di facile consumo, qualche effetto speciale non troppo impegnativo, il settore costumi affidato a Jean Paul Gaultier e qualche attore belloccio (di richiamo) per interpreate le parti principali.
Non si può immaginare un motivo diverso per quest'opera, l'unica alternativa possibile è l'inaridimento della vena creativa di Gibson. Cosa cui non voglio credere perchè sarebbe una vera perdita.
In definitiva 550 pagine decentemente scritte quanto sprecate. Perchè i personaggi sono in qualche modo "sofferenti" di credibilità (seppur molti sono gà stati visti in precedenti romanzi), la storia arranca malamente di scena in scena, talvolta con veri e propri "salti" di fotogramma, con lo stesso brio ed entusiamo di una relazione politica di una sezione provinciale DC del 1982.
Voto: 4,5
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