Fantascienza & Fantasy


Nel 2007 la gloriosa Nord (quando ancora si occupava veramente di fantascienza e fantasy) pubblicò questo libro, il primo di un ciclo detto dei "Bastardi gentiluomini", di un autore esordiente, lo sconosciuto Scott Lynch. La serie completa nel progetto avrebbe dovuto annoverare complessivamente sette volumi. Il secondo è stato pubblicato in Italia come "I pirati dell'oceano rosso", nel 2008, poi più nulla. Ritenevo che fosse dovuto alla terribile trasformazione della casa editrice Nord (da caposaldo del genere F&SF a... fate voi), invece solo in questi giorni è prevista l'uscita -americana- del terzo romanzo ("The republic of thieves"). Torna la speranza di poter gustare le mirabilanti imprese di Locke Lamora e dei suoi ribaldi compari.
Locke Lamora è un abilissimo e simpatico furfante, ladro e truffatore professionista che -in ossequio ai dettami di Robin Hood- è dedito sì alla malversazione, ma solo nei confronti di chi in fondo se lo merita.
Prendete una spruzzatina di Fritz Leiber, aggiungete due parti di Jack Vance, un tocco di Assassin's Creed ed otterrete un'opera gustosa, piena d'azione, con personaggi forse appena stereotipati, ma veramente divertenti.
La fortuna di questo ciclo è anche che le opere, almeno quelle pubblicate, hanno solo dei riferimenti, com'è ovvio che sia avendo gli stessi protagonisti, ma non sono "collegate". Ognuna è una storia a se, niente a che vedere con quegli esasperanti cicli, ad esempio "La ruota del tempo", che non sai mai come andrà a finire finchè non sei arrivato alla pagina -complessiva- n.15.378!
Insomma: coloro cui piace il fantasy, quello vero, setaccino la rete per reperire una delle ultime copie ancora disponibili di Scott Lynch.

P.S.
Se avrete la sensazione, leggendo questo primo romanzo, di essere in vacanza nella Venezia rinascimentale, sappiate che non avete le traveggole.
Voto: 8,5
Read More …

Prendete la graziosa cittadina di Stars Hollow (della serie "Una mamma per amica"), incapsulatela sotto una cupola di misteriosa energia, poi lasciate capire ai telespettatori che l'amena località è abitata da un'umanità non dissimile da quella di Twin Peaks, aggiungete una spuzzatina di Lost (immancabile in una serie inizia XXI° secolo) ed otterrete questa serie.
Tutti hanno segreti. Di tanto in tanto qualcuno "sbrocca" di brutto (sequesti, omicidi ecc.), altri hanno misteriose convulsioni, epidemie... succede sempre qualcosa a questi poveri campagnoli rinchisu sotto il "dome", di cui almeno questa volta non sono colpevoli i "militari" (negli Usa, almeno per Hollywood, quando succede qualcosa di strano è sempre colpa dei servizi segreti o di una delle tanti armi, pubbliche o private).
La serie è girata benissimo (c'è Spielberg tra i produttori, oltre a King, dalla cui opera è tratta) ed è sufficientemente godibile, anche se in realtà sembra mancare di mordente.
La prima serie è di tredici puntate, in cantiere sembra esserci la seconda (purtroppo siamo abituati a serie interrotte sul più bello, improvvisamente).
Personalmente (ho visto solo le prime puntate) non mi coinvolge più di tanto, ma forse è come un diesel. Magari poi "decolla".
Voto: 6,5

Read More …

Joe Abercrombie  è una delle poche, felici nuove firme in un periodo che vede la pubblicazione quasi esclusiva di storie di vampirelle, elfi, draghi, principesse, nani, unicorni... insomma: un fantasy non solo più riciclato di un piatto di polpette della mensa universitaria, ma generalmente scritto con i piedi per lettori affetti da analfabetismo.
I personaggi di Abercrombie sono netti, credibili, pieni di difetti, creati in chiaroscuro, com'è giusto che sia, perchè nessuno di noi è buono, perfetto, privo di difetti.
Due personaggi spiccano tra gli altri, quali protagonisti. Glotka, già campione del Re reso storpio, dal nemico, tanto da essere disgustoso, riciclatosi come inquisitore e torturatore spietato, ed anche servile. Ma capace di slanci di generosità ed in possesso di un rigore etico che lo porta, laddove possibile, a comportarsi da "buono". L'altro è Logen Novedita, sterminatore del Nord sulla cui anima pesano più morti, innocenti o meno, di un'epidemia. Eppure anche lui rigorosamente cerca di restare nel "giusto", consapevole che fin troppe volte nel passato è stato impossibile. Ed altrettante lo sarà anche nel futuro.
Questo romanzo è il secondo del ciclo "The first law" (il primo è "Il richiamo delle spade"), sinceramente una delle migliori cose scritte negli ultimi lustri. Per certi versi è addirittura superiore a G.R.R. Martin, del quale non ha certamente la vastità, l'impianto monumentale, la complessità di personaggi ed intrecci. Le storie di Abercrombie a confronto sono quasi claustrofobiche, si incentrano in pochi personaggi essenziali, trame più semplici e definite, ma rispetto a Martin hanno una concretezza, una "fisicità" che raramente, anzi sicuramente mai si incontra in un'opera fantasy.
Abercrombie è un autore i cui romanzi "devono" avere un posto di primo piano negli scaffali della libreria di ogni appassionato. 
Oppure si possono leggere Troisi, Brooks... Meyer...
Voto: 9
Read More …