Fantascienza & Fantasy

Abercrombie non è autore capace di scrivere grandi trame, ma pochi possono vantare personaggi più incisivi e veri.
Questo romanzo, il primo della "Trilogia del Mare Infranto", non ha niente a che vedere col mondo della Prima Legge, anche se ovviamente una certa continuità stilistica si avverte. I personaggi sono meno spietati e cinici, anche se la storia del protagonista è quella di perdere l'innocenza adolescenziale per diventare un adulto capace di tutto.
Il Mezzo Re perchè Yarvi, principino di un regno barbarico proto vikingo (non solo i nomi dei personaggi e dei luoghi, ma la stessa ambientazione è assai simile al Baltico medievale), è considerato un mezzo uomo avendo dalla nascita una mano deforme. Quindi ben poco adatto alla guerra, alla vita di un vero uomo. E' destinato a diventare una sorta di sacerdote, ed invece... la vita lo porta in ben altra direzione.
Abercrombie non inventa niente di nuovo (ammettiamolo: chi davvero scrive qualcosa di mai letto prima?), ma rivisita con occhi moderni storie antiche applicandole a personaggi "veri". I suoi protagonisti sorprendono, e per una ragione unica: non fanno mai niente di scontato, almeno in una storia fantasy, semmai si comportano come ci comporteremmo noi. Se avessimo l'onestà di ammetterlo.
Insomma: un'altra prova degna di essere letta. Se siete stanchi di elfi arcieri, troll mazzatori, di maghi e delle loro palle di fuoco, di eroi immacolati e di principesse innamorate.
Voto: 8,5

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