Fantascienza & Fantasy

Con questo romanzo, di completa "ortodossia" gaimaniana, l'autore ha vinto il Premio Hugo nel 2009. Ad onore del vero si è trattato di un anno non particolarmente ricco, una competizione di livello inferiore rispetto al corrispettivo Nebula, in ogni caso il romanzo di Gaiman è sicuramente qualche gradino superiore rispetto alla maggior parte di ciò che oggi è possibile trovare sugli scaffali di una libreria.
Purtroppo.
La storia, goticissima seppur con lo stile leggero di una fiaba "nera", è quella di un infante che per mera combinazione riesce a sfuggire al massacro della sua famiglia e capita all'interno di un antico cimitero, quasi abbandonato, che sorge vicino alla casa della sua famiglia.
Qua il piccolo è trovato da una strana comunità di fantasmi dei secoli passati che lo nascondono da un assassino deciso a portare a termine l'incarico. Una coppia lo adotta ed uno strano figuro, un "ospite" particolare del cimitero, ne diventa tutore e protettore.
Dietro lo sterminio c'è ben altro, e si scoprirà nel corso della storia. Il trovatello cresce, come può crescere un bimbo abbandonato in un cimitero, circondato da fantasmi bizzarri ma amorevoli ed assidui, dal quale non può uscire pena terribili conseguenze.
Rispetto ad "American gods", il suo precedente Premio Hugo, questo è indiscutibilmente di livello più basso. Sembra un romanzo scritto appositamente per farne un film, magari di Tim Burton, ed in effetti la Disney ne ha acquistato i diritti. Resta il fatto che sui tratta di un'opera di discreto livello.
Voto: 7,5

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