Fantascienza & Fantasy

Si tratta del primo libro del ciclo di Deepgate, l'ultima buona pubblicazione della Nord prima della sua morte (in realtà la Nord non è finita, ma considerando ciò che edita sarebbe meglio se lo fosse).
Si tratta di una ben congegnata contaminazione di generi, ambientazione gothic, tratti steampunk e new weird. I personaggi sono numenrosi, spesso contraddittori, ed anche se il lettore empatizza per loro può succedere che i loro compostamenti infastidiscono in qualche maniera.
Come nella vita reale.
Il romanzo è costruito intorno all'alternanza tra i loro punti di vista, mentre la storia si sviluppa incentrata sullo scontro delle potenti divinità che si contendono il controllo della città di Deepgate.
Non spoilerizzo, ma il romanzo successivo, "Il dio delle nebbie", trovo che sia anche più visionario del primo, che già abbonda di spunti interessanti (anche se, purtroppo, non sempre sviluppati fino in fondo).
Il conclusivo romanzo, "Il dio delle anime", è quello più onirico: la guerra finale fra il mondo dei morti e quello dei vivi. A modo suo in questo ciclo l'autore ci vuole parlare di religione, anche se non in modo diretto come altri autori (Simak, per citare un grande del passato, oppure Simmons). Ma si può tranquillamente restare sul piano dell'azione e godersi l'intero ciclo semplicemente come l'appassionante lettura di evasione che è.
In conclusione si può dire che è stato il vero canto finale del cigno, di quel meraviglioso cigno che è stata la casa editrice Nord, di cui sono stato anche fedele abbonato (indimenticabili le confezioni cartonate che mensilmente mi consegnavano a casa mondi meravigliosi).
Voto: 8,5

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2 Responses so far.

  1. Grazie, rispetto ad altri è molto stringato, ma sono per le recenzioni concise. Se è bello si spoilerizza, se è brutto perchè parlarne?

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