Fantascienza & Fantasy

La cosa più originale di questo film è che si tratta di un film spagnolo girato a Barcellona, anzi: per chi l'ha visitata lo spunto più interessante è riconoscere i punti della città che di tanto in tanto vengono inquadrati.
La cosa più bizzarra, invece, è il titolo del film, in originale "Los Ultimos Dias", cui ovviamente i distributori hanno preferito un tocco più anglosassone. O forse è più bizzarro ancora che i due registi spagnoli abbiano avuto l'idea del film mentre ne realizzavano un altro, Carriers, negli USA.
Anche quello, come questo, un film di fanta-epidemia. Nell'opera in questione l'umanità viene colpita da una trerribile agorafobia, chi esce all'aperto viene sopraffatto dal panico e ne muore. Quindi tutti si rifugiano nei palazzi e si spostano usando i sotterranei della metropolitana. Fortunatamente, non si sa come, l'energia elettrica non manca, almeno nella metro di Barcellona. E le scatolette di cibo sembrano non mancare quasi mai.
I due registi o soffrano di una terribile fobia patogena, oppure sono un po' scarsi di fantasia. Probbailmente tutte e due le cose. Sono in possesso di un decente uso degli strumenti di regia, e quindi il film ha almeno ritmo e qualche buona inquadratura. Ma non basta. La trama, già di per se banale, sconta alcuni momenti veramente scontati (la morte dell'amica della moglie e poi quella dell'amico, che ovviamente era un suo "nemico"). Il finale, poi, quasi insopportaboilmente zuccheroso col suo messaggio di buonismo para ecologico. Si può guardare, azzerando i neuroni e lasciandosi andare. Tutto sommato Carriers era più originale.
Voto: 4,5

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