Fantascienza & Fantasy

Si conclude, magnificamente com'era cominciata, la trilogia della Prima Legge (The First Law Trilogy). Sinceramente trovo che Abercrombie sia nettamente superiore a Martin, le cui Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (adesso chiamate "Game of Thrones"!) sono sostanzialmente una magistrale soap-fantasy-opera (pur godibilissima).
Abercrombie sceglie una strada ben diversa, un pulp fantasy fatto sostanzialmente di fango, sangue e merda (grimdark fantasy, per coloro che amano le etichette). Quest'ultima abbonda soprattutto nelle coscienze dei suoi personaggi. Non c'è nè neppure uno che sia interamente buono (Yulwei è l'unico positivo, lo stesso Piedelungo, l'altro personaggio privo di meschinità, è però un vigliacco pusillanime) mentre i protagonisti che dovrebbero essere i buoni sono un insensibile e cinico torturatore (Glokta), Logen Novedita detto il Sanguinario perchè è capace di massacrare persino innocenti bambini (ma cerca di essere un uomo migliore), il potente mago Bayaz (bieco assassino, traditore senza scrupoli, Deicida), Jezal è un vanesio ufficiale e la sua (forse) innamorata ha comportamenti disinibiti ed è incline all'alcol (è di buona famiglia, ma non abbastanza)... insomma: un'umanità varia, gravata da mille vizi e difetti, che si contrappone a gente che è addirittura peggiore.
Eppure non si può non provare empatia per il supremo assassino che è Logen, o per il viscido e truculento Glokta. In questo è bravissimo lo scrittore, che ci descrive con rara bravura simili personaggi, tutti dai tritti forti e delineati, e riesce anche a farceli piacere. Nonostante i loro difetti.
La storia è appassionante, ricca di azione. Nonostante i molti combattimenti scorre con ritmo, scrittori meno abili confondono l'azione con il duello. In questo caso sono funzionali alla storia e l'appesantiscono.
Anche l'ambientazione è solida, pur ovviamente prendendo spunti dalla nostra storia reale, ma il contesto globalmente è efficace ed ha anche qualche spunto originale (l'originalità è ormai merce rarissima, soprattutto nel fantasy).
Il romanzo non può essere letto indipendentemente dai precedenti ("Il richiamo delle spade" e "Non prima che siano impiccati"), chi avessi inavvertitamente stimolato alla lettura di Abercrombie si attrezzi.
Ovviamente non è un ciclo scritto pensato per i lettori di Harry Potter, men che meno vempirelli sdolcinati ed altre "zozzerie" del genere.
E' per gente di sani appetiti ed un ottimo apparato digerente.
Voto: 9

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